venerdì 30 novembre 2012

Testimonianza positiva riguardante il Metodo di Bella



Testimonianza tumore rene trattato con MDB

La storia di mio padre

Racchiudere tutto in pochi paragrafi sarà un po' complicato, ma voglio cominciare dall'inizio, quando il male già c'era e nessuno lo sapeva o meglio nessuno cercò di capire.
Anno 2003 - Mio padre nel giro di pochi giorni viene colpito da 2 coliche renali, ogni volta la stessa storia:
lo portiamo in ospedale gli danno le cure d'uso e lo rimandano a casa. Alla terza colica gli facciamo un ecografia e il medico dice che probabilmente è un calcolo, ma che non c'è niente di cui preoccuparsi; se dava ancora problemi lo distruggevano con il laser...Andate a casa, non è niente...disse il medico.
Passano quattro anni, papà in questo periodo non ha più avuto coliche ma solo qualche piccolo fastidio, niente che potesse far presupporre a cosa stavamo per andare incontro.
Inizio 2007 - Papà nel giro di pochi giorni ha gli stessi problemi avuti nel 2003, questa volta facciamo una tac e l'esito è catastrofico: Adenocarcinoma renale, da approfondire con esami dopo ricovero urgente in ospedale.
Come si dice in questi casi, non pensavamo toccasse proprio a noi, queste cose succedono solo agli altri, come quasi pensassimo di vivere su un altro pianeta o di essere invulnerabili.
Il medico di famiglia ci disse che la situazione era grave e ci fece tanti auguri per il futuro...Poi ci suggerì una cosa, ci disse che quando portavamo papà in ospedale non doveva far vedere che stava abbastanza bene, altrimenti non lo ricoveravano subito. Quindi papà dovette fingere di avere un altra colica, venne il medico e disse di portarlo subito nel reparto di oncologia.
Io non ero presente in quel momento, all'ospedale lo accompagnarono i miei due fratelli, perchè avevo un impegno quella mattina e loro mi dovevano tenere informato.
Finalmente arriva la telefonata di mio fratello Marco, quasi speravo che mi dicesse che la situazione era meno grave del previsto, ma rimasi deluso. La situazione presto sarebbe diventata ancora più pesante...
Papà viene ricoverato e sottoposto a vari accertamenti (Tac - Biopsia - Prelievi del sangue ecc...). Non dimenticherò mai quella volta che papà mi chiamò terrorizzato perchè aveva paura di fare la biopsia, piangeva e singhiozzava...Fu uno degli attimi più tremendi della mia vita, incominciarono a crollare le mie sicurezze. Papà era sempre stato un tipo forte e sentirlo piangere mi fece mancare letteralmente il respiro. Mi sedetti sul marciapiede e mi sentii svenire mentre dicevo: "Papà non ti preoccupare che non è niente". A dire la verità, non sapevo nemmeno in cosa consistesse la biopsia e come venisse fatta.
Chi aveva mai avuto a che fare con queste cose? Pian piano escono fuori altri problemi: metastasi al fegato, ai polmoni, alle ossa, al pancreas e anche alla milza, un nodulo sotto alla corteccia cranica e confermato l'Adenocarcinoma renale di circa 9 cm.!
Siamo sconcertati da tutto ciò che sta succedendo intorno a noi, ci dobbiamo affidare nelle mani dei medici, i quali si mostrano freddi nei nostri riguardi. Notiamo che si scocciano pure di parlare con noi perchè hanno altro per la testa....la loro priorità è parlare del Napoli, di dove avrebbero passato le ferie di Pasqua, leggere il giornale o fumare una sigaretta...
Possono mai perdere due secondi con noi comuni mortali per darci un pò di conforto? Non erano programmati per questo, io lo capii dopo poco tempo.
Aprile 2007 - Io, mio zio e mio fratello abbiamo l'onore di parlare con il primario del reparto di oncologia dell'ospedale Cardarelli. Mi disse che la situazione era molto grave e che le metastasi erano ovunque. L'unica cosa da fare era un'operazione per togliere il rene sinistro e poi tentare con la chemio. Si fermò un attimo a riflettere e lo vidi assorto nei suoi pensieri, guardò nel vuoto, ed io pensai: "Mo' questo si solleva da terra e si mette a galleggiare nell'aria". Invece disse: "Fate voi, decidete in fretta perchè il tempo è poco". Io gli risposi: "Ma se non gli facciamo niente di tutto questo che ha detto lei?". "Gli rimangono un paio di mesi o poco più, solo la morfina dopo gli potete dare" concluse... Poi andò vicino al pc e mise una musica di Beethoven, quindi rispose al telefono, rideva, scherzava e con la mano ci fece segno di uscire. Ricordo ancora mentre uscivamo dalla stanza quella musica in sottofondo, che angoscia! Tutto il rispetto per Beethoven! Eravamo affranti, papà stava fuori al corridoio e ci aspettava per avere notizie. Gli dicemmo che andava tutto bene e che presto sarebbe tornato a casa. Lui ci guardò, si mise un dito in bocca per mangiarsi un'unghia e aveva la faccia di chi pensa: "Questi non me la raccontano giusta"...
I giorni passavano e andavamo avanti e indietro dall'ospedale due volte al giorno. Papà dimagriva e pensammo: "Ma che cavolo ci sta a fare qua? Stiamo ad aspettare che muoia?". Ricordo poi che nonostante tutta quella brutta situazione, mentre eravamo seduti sulla panchina papà ci disse  che ad Agosto saremmo andati in montagna a Benevento: ci andavamo da bambini. Quanti ricordi!
Pensai che papà forse ad Agosto non ci sarebbe arrivato e che probabilmente quel posto non lo avrebbe più potuto vedere. Papà poi guardò per pochi secondi in alto al  cielo e quindi si alzò dicendo: "Andiamo, si sta facendo tardi". Ci avvicinammo verso le scale che portavano alla sua stanza ed io lo abbracciai due volte. Lui salì le scale per andare in camera e noi ci allontanammo pian piano. Io mi voltai diverse volte finchè non lo vidi più. Che tristezza!
Tornai a casa e mi misi a pensare che forse, se una possibilità c'era, non era giusto non tentare. Forse papà avrebbe sofferto o forse no, non sapevo più cosa fare... "Fammi fare una ricerca sulla chemio" dissi, incominciai a cercare e mi cadde il mondo addosso. Non trovai niente di positivo, tutti ne parlavano male.
Dicevano: "E' un veleno", fa morire prima del tumore stesso, se lo beve un cane muore in pochi secondi. La loro tossicità è tale che i meteriali che vengono a contatto con i chemioterapici devono essere bruciati in forni ad una temperatura di 1000 gradi".
Interruppi la ricerca e spensi il pc, andando a letto con un'altra sconfitta sulle spalle. Dopo aver riposato un po' tornai alla mia ricerca. Ero abbastanza sfiduciato, quando mi imbattei in diverse strade, tra cui:
- Una ricetta magica di un frate Francescano (miele, aloe vera e liquore) - Un dottore di Roma (curare il cancro con il bicarbonato) - Un dottore di Prato (praticava una cura che veniva dal Canada). Pensai: "Questo è quello giusto, domani lo chiamo".
Il giorno dopo chiamai questo dottore, il quale mi disse che la cura si poteva fare, ma costava 4000 euro al mese, perchè erano medicinali che arrivavano dal Canada... Io gli dissi che il costo era elevato e che non potevamo permetterci una cura così costosa. Lui disse vabbè, fate come volete, non ho tempo da perdere... Non c'è più niente da fare pensai...
Pasqua - Portammo papà a casa per qualche giorno, volevamo passare un po' di tempo insieme, pensavamo che presto non sarebbe più stato lucido, visto che il medico ci aveva detto che di lì a poco avremmo dovuto dargli la morfina.
Era tutto un piangere e una rassegnazione da parte di tutti, non avevo mai avuto a che fare con questa malattia da così vicino ed era un incubo, stavo andando in depressione, lo sentivo ormai... Pensai: "Non ce la farò! Credevo di essere forte, ma non lo sono. Ho pensato di essere pronto a perdere papà a 49 anni, ma non lo sono".
Mi ero quasi rassegnato ormai, incominciavo ad immaginare in che modo papà sarebbe morto... Soffrirà? Dove morirà? Quando morirà? Io ci sarò in quel momento? Se deve morire, spero che accada mentre dorme, in questo modo non soffrirà! O almeno è ciò di cui mi volevo convincere... Come mi sentivo impotente!
All'improvviso però arrivò una piccola speranza. La fidanzata di mio fratello disse che sua sorella lavorava in un ospedale ad Avellino, precisamente al Moscati.
"Là...stanno i migliori medici, là...lo curano come si deve tuo padre" diceva... Allora decisi di tentare e mi feci dare il numero.
Credetemi! La chiamai 10 volte, una volta non si sentiva bene, una volta stava dormendo, una volta stava di turno, un'altra squillava e non rispondeva, altre volte non prendeva la linea... Comunque capii che era una perdita di tempo... Crollò un'altra speranza.
Il giorno prima che papà tornasse in ospedale, come sempre mi misi a pensare e proprio non vedevo via di uscita..  Solo immagini negative davanti ai miei occhi.
Poi incominciai a pregare e dicevo "Dio ma perchè non mi aiuti, cosa devo fare, dammi un segno"... Mentre pregavo mi addormentai. Al mio risveglio decisi di rimettermi a cercare su internet qualcosa che potesse aiutarmi, ma per qualche ora non ottenni risultati. All'improvviso entrai in un sito e lessi di un medico che in America aveva curato la moglie affetta da un tumore al rene e che stava bene grazie al Metodo Di Bella. "E cos'è sto metodo Di Bella?" pensai... Poi mi venne in mente quel vecchietto che anni prima era andato a Porta a porta e che suscitò tanto clamore. Vuoi vedere che è lui? Scrissi in Google la parola Di Bella, incominciai a vedere foto, qualche filmato e altro fino a che non trovai il sito www.dibellainsieme.org. Entrai in questo sito e vidi che si poteva mandare un email. Non riuscivo a capire dove dovevo scrivere, forse ero troppo agitato, mi misi a piangere dalla rabbia e pensai che forse era un segno che nemmeno quella era la strada... Spensi il pc perchè mi venne un attacco di ansia e non riuscivo a respirare e me ne andai a letto, dormii qualche ora e al mio risveglio mi sentii forte come un leone, ero come rinato... Andai subito sul sito e con calma riuscii a mandare un email dove spiegavo la nostra situazione.
Dopo qualche ora mi rispose lo Staff con queste parole:
"La nostra opinione è che, sia per l'inefficacia intrinseca, sia per la natura e la localizzazione del tumore primario accompagnata da metastasi, specie quelle epatiche, il ricorso a qualsiasi tipo di chemioterapia abbrevierebbe anzichè allungare la vita, rendendo la breve sopravvivenza un autentico calvario.
Non siamo ovviamente in grado di fare prognosi nè di garantire che suo papà possa salvarsi, ma siamo convinti che il Mdb rappresenti il tentativo terapeutico di gran lunga più efficace (e privo di tossicità) oggi disponibile. La nostra convinzione non deriva da posizioni aprioristiche o da cieca 'fede' nel Metodo Di Bella, ma dall'avere assistito per una vita agli esiti fallimentari delle terapie correnti e, al contrario, alla capacità del Mdb di salvare migliaia di vite e, ove non possibile, prolungarne la durata e la qualità. Uno dei nostri più cari amici ricorse al Prof. Di Bella nel 1994 per un tumore al rene della moglie, che fu operata e seguì la cura. Oggi è ancora tra noi e svolge serenamente la sua attività professionale ed il suo ruolo di moglie e di madre. La necessità di un intervento è probabile, ma solo un medico Mdb competente ed esperto potrà pronunciarsi. A nostro parere, sulla base della prassi consueta Mdb, crediamo sarebbe opportuno iniziare subito e senza indugio la terapia, per i seguenti motivi:
1) L'evento chirurgico costituisce sempre un rischio di diffusione metastatica ulteriore, perchè forzatamente cruento: in tal caso la terapia diminuisce sensibilmente la probabilità di propagazione;
2) La presenza di metastasi non può ovviamente essere eliminata chirurgicamente, non per materiale impossibilità, ma perchè pericolosa e completamente inutile;
3) I tempi per un intervento,anche se ristretti, lascerebbero il tumore e le sue manifestazioni progredire e crescere senza ostacolo.
La patologia è assai severa, ma possibile da trattare. Se crede, potrebbe rivolgersi alla dottoressa (omissis) che si trova proprio a Napoli.
Lei è giovane, suo papà lo è ancora e le espressioni con le quali, pur sobriamente, ha descritto l'altera disumanità degli ambienti ospedalieri e l'amore per suo padre sono veramente toccanti".
"Ecco questa è la volta buona, Dio ha ascoltato le mie preghiere". Poi pensai "ma è mai possibile che questa persona si è dimostrata così disponibile con me che neanche mi conosce? Mi posso davvero fidare? Mandai un altra email per sapere qualcosa in più, perchè non era stata riconosciuta la cura e perchè lui era disposto ad aiutarmi"...Questa fu la risposta di Adolfo Di Bella:
"Mio padre era avanti negli anni, ma lucido come un diamante. L'ho visto soffrire, con la consapevolezza di dover finire, ma non mi sono arreso se non quando ha perduto coscienza. Ma anche in quei giorni gli stavo accanto tenendogli la mano, accarezzandolo, cercando di tenergli le labbra sempre umide. Se non avesse sottoposto il suo fisico a fatiche insostenibili (anche dieci ore di visite ininterrotte senza nemmeno fermarsi a mangiare) già ultraottantenne, probabilmente sarebbe ancora qua. Quando cercavo di mandare indietro le persone che aspettavano fuori, lui mi riprendeva e diceva: 'Ma capisci che è gente disperata, è gente che ha bisogno? E tu la vuoi mandar via?'. Finivo per provare vergogna.
Ogni persona che, con indicazioni e informazioni utili, riesco a salvare indirettamente, è come se mio padre tornasse in vita. Pochi mesi prima di lasciarci,nostro padre ha scritto: 'Credo di non essere vissuto inutilmente, perchè ho fatto del bene ed ho gioito per il bene fatto'. Indegnamente, anche noi cerchiamo di seguire il suo insegnamento. Cerca dunque di stare sereno, di riunire tutte le tue energie e di chiedere che da Lassù ci diano una mano: se Dio ci aiuterà, solo un pochino, tuo papà sarà salvo e l'amore che esiste tra di voi, oggi così raro, durerà ancora tanti e tantissimi anni".
Poi concluse "ricorda caro Amedeo, se cerchi la via giusta tra tante che ti si aprono dinnanzi, e vedi che una di queste è sconsigliata, disapprovata, criticata, derisa, combattuta, fermati: vuol dire che ti trovi al cospetto della Verità. Non dimenticarlo mai!".
Che grande uomo è questo Adolfo, quasi non credevo a ciò che stava accadendo. Come disse Totò "Stongo scetato...dormo,o è fantasia? (Sto sveglio...dormo,o è fantasia?)...Per fortuna era tutto vero...Che bello, una speranza concreta finalmente!
Andai a casa di papà e gli dissi tutto, papà non sapeva precisamente tutta la sua situazione, io con calma gli parlai e chiamammo Adolfo e papà parlò con lui.
Poi Adolfo ci fece contattare la dottoressa (omissis), la quale ci disse che aveva bisogno della cartella clinica...Questo è un problema pensai...E questi mica ce la danno subito! Il giorno dopo papà rientrò in ospedale per concludere una serie di accertamenti e parlò con un amico che lavorava nell'ospedale e riuscimmo a prendere la cartella clinica. In realtà, a dirla tutta, papà se la prese di nascosto giusto il tempo di fare delle fotocopie: mancavano alcune cose ma più o meno le cose importanti c'erano.
Dopo qualche giorno papà si dimise dall'ospedale e andammo dalla dottoressa (omissis) che lo visitò e ci diede qualche speranza, ma sempre andandoci con i
piedi di piombo...
La speranza è l'ultima a morire disse...Oggi posso dire che non solo la speranza è ancora viva ma anche mio padre. E pensare che nel mese di Settembre 2007 avevamo incominciato la cura da pochi mesi quando accadde una cosa molto particolare...
Mio zio decise di portare la cartella clinica a una dottoressa che stava sull'ospedale Monaldi...E' una delle migliori su quell'ospedale, quello che dice...quello è... Mi venne spontaneo fare un pernacchio (nella mia mente).
La dottoressa vide la cartella clinica e disse a mio zio testuali parole:" Ma da quanto tempo è deceduta questa persona?". Mio zio rispose: "Dottoressa questa persona è mio fratello e non è morto, è ancora vivo"... "Cosa gli state dando, la morfina per non farlo soffrire?". "No..rispose mio zio.
A dire la verità i figli hanno deciso di fargli fare la cura Di Bella". La dottoressa divenne un diavolo e alzando la voce disse: "Ancora con questa cura Di Bella, non lo vogliono capire che non è buona"...
"Dottorè" disse mio zio "Mio fratello sta meglio da quando sta facendo questa cura e figuratevi, riesce anche a guidare... "Assolutamente no"...replicò lei "Non lo dovete far guidare, perchè nella sua situazione potrebbe sentirsi male e finire addosso a qualcuno con la macchina". Alla fine mio zio la salutò e se ne andò tutto amareggiato.
Sono passati quasi quattro anni e papà guida ancora e non è andato a finire addosso a nessuno. Quando va dalla dottoressa per la visita di controllo non c'è bisogno che lo accompagnamo e nemmeno quando fa la Tac con MDC o l'ecografia. Va e viene come se niente fosse. E' vero che andiamo avanti con grande difficoltà a causa dei costi dei medicinali... Papà non riesce a fare la cura sempre con continuità, ma il suo male è diminuito ed è stabile. Gode di buona salute e svolge una vita normale.
Devo dire solo grazie innanzitutto a Dio che ha ascoltato la mia preghiera e mi ha aiutato a trovare la strada giusta, un grazie a Luigi, Adolfo e Giuseppe Di Bella per quello che hanno fatto e che continuano a fare per tutti noi... Se esistessero più persone come loro, il mondo sarebbe migliore.
Inoltre ringrazio la dottoressa (omissis) che è una delle poche persone che praticano il Metodo Di Bella con grande coraggio e tenacia.
E' sempre disposta a tenderci una mano nei momenti di difficoltà, è una persona splendida!
Un grazie va anche al dottor Giustino di Arzano (Na) (Una gran bella persona,solidale e altruista) e a Maurizio di Milano, presidente del Clamo, mostratosi anch'egli sempre disponibile a parlare con papà e ad aiutarlo.
Spero che ciò che avete letto possa aiutarvi ad avere un pò più di fiducia nella vita e che possa rafforzarvi in qualche modo... Tutti abbiamo il dovere di far conoscere la verità e di fare la nostra parte in questo senso... Se ero ricco avrei finanziato la ricerca, se ero un medico avrei curato le persone...Se ero un politico avrei fatto di tutto per far approvare nuove leggi a favore di coloro che decidono di seguire altre terapie... Ma sono solo un soldato semplice se così mi posso definire e nel mio piccolo mi sono solo limitato a farvi conoscere "La storia di mio padre".
Un abbraccio e un saluto a tutti...Vi auguro ogni bene!

3 commenti:

  1. scusami e urgente x il mio papa dove praticano la cura di bella grazie

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    1. A Bologna,su internet trovi tutte le informazioni(www.metododibella.org)

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  2. Salve mi chiamo ilaria da napoli ho bisogno di avere un contatto di voi persone di napoli ke avete lasciato questa testimonianza del metodo di bella vi prego se leggete il mio messaggio contattatemi ily.petito@gmail.com

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